Bramo morir per non patir più morte E desidro che'l mio tanto dolore Cavi quest'alma omai del corpo fore Tal che di me più non rida mia sorte. Meco spesso mi dolgo di mia doglia Dogliomi che fortuna omai non voglia Trar quest'alma d'affanni e d'esta spoglia. Ma poi che m'è concesso il vo' pur dire, Che ben può nulla chi non può morire.