Ne l'aria in questi dì fatt'ho un si forte Castel che Giove fulminar non puote, Fondato sopra due volbil ruote, E di polv' e di vento son le porte, Con mille fosse intorno, e son sue scorte Vane speranze, d'ogni effetto vuote. Di desir son le mura, ove percuote Non mar, non fiume, ma tempest' e sorte. Di folle ardir e di timor son fatte L'armi che contr'altrui pugnar non sanno E di vari pensier la munitione, Contra se stesso il castellan combatte, Pagando i suoi guerrier sol d'ambitione Pensate l'opre mie, che fin'avranno.