Onde avviene, cor mio, ch'intanti affanni Hai pur letitia e gioia? Perchè la donna mia Acqueta co' begl' occhi ogni mia noia. Come dogliosa e ria La medesma beltà tua vita face? Perch'ella non da fede All'ardente desio che mi disface? Se grata non si vede Per tanto tuo languir, com' è in te spene? Di lei tal è'l tormento Che'l maggior mal mi fa sperar più bene. Onde che di spavento Misero aggiaci nel mio petto poi? Troppo grav'è il furore Del fier' orgoglio, degli sdegni suoi. Ahi! gran poter d'Amore, Che l'un contrario in te l'altro non scema, Ma apporti a tutte l'ore Allegrezza, dolor, speranza e tema.