Disperato dolore, tu pur consenti a la mia dura sorte, ne mi lasci altro più che piant'e morte. deh string'Amor al meno no begl'occh'il cener mio nel vostro seno. Empio e fero martire, tu nove esc'aggiungendo al grave ardore, in mille parti mi di und'il core. O luc'in vano amate, dunque premio e d'Amor la feritate. Crudelissime stelle, e voi pur nel girar seren'e liete, del mio mal, del mio duol empie godete. O passi sparsi al vento, dove gioia sperai lasso ho tormente.