Johannes Hieronymus Kapsberger - Donzelette - текст песни (слова)

Donzellette ch'il bel seno 
 fate segno a dardi d'oro, 
 non v'ingann'il bel sereno, 
 ne di le gentil tesoro. 
 Quel seren'e ardor verace, 
 quel tesor'e in se fallace, 
 infelice oime chi crede 
 ch'in ammant'alberghi fede.
 
 Un leggiadro giovinetto 
 che piangev'al pianto mio, 
 che parlava con l'affetto 
 e pregava co'l desio, 
 che fingava tormenti e doglie 
 e prendea dalle mie 
 suo contento e pac'e vita, 
 m'ha lasciata e m'ha tradita.
 
 Con pietà tal'or'al Cielo, 
 il crudel mirai rivolto, 
 or di fiamma, e or di gelo 
 ricopria l'amato volto. 
 Coi sospir' troncava i detti, 
 suoi tormenti e suoi diletti
 sol prendea dal mio sembiante, 
 er'amato, e non amate.
 
 Semplicetta i mi credea, 
 che dal cor partisse il pianto, 
 male accorta e non vedea, 
 ch'era frode e'ra'incanto. 
 Aspre fiamm'e rei sospiri, 
 furon scherzi e non martiri,
 era giaccio il finto ardore, 
 era scherno e non Amore.
 
 Lungamente Amor sofferse, 
 l'infidel nel suo bel regno, 
 ma sua frodi al fin scoperse 
 di Cupido il giusto sdegno. 
 E sciegliendo aspra saetta 
 poi s'accinse alla vendetta, 
 se vedrò l'amante ingrato 
 per l'altrui languir piagato.   
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