Dunque Clorida mia per questi prati, più non vedrem la tua beltà risplendere, e quei begl'occhi mati, altro seno altro cor dovranno accendere. Ahi ch'a pensarvi i sent'ornai risolvere l'anima in gelo, e'l cor in fredda polvere. Deh mia Clorida non partir ancora, pargolett'amorosa e troppo rigida, sent'il duol ch'e m'accora, se non sei vie più che scoglio frigida. De ferma il piede in questa riva florida moss'a pietade, o mia selvaggia Clorida. Deh mira come al suon di rauca lira, ti chiam'il tuo fedel afflitto e debile, o di come sospira, di questo rivo il mormorar' si flebile. Arresta i passi ah non fuggir aspettami che perduta beltà, vie più saettami. Ma tu pieghi crudel' orrecchie al ronde, ne par quest'occhi miri un fonte piovere, ma se del pianto l'onde, non ti può bella fera oggi commovere. L'alma vedrai che qui volesti uccidere se stess'al fin, dal suo morral diridere.