In te la vita fra le spirto terreno qual veloce baleno fuggeratta dal seno, il volto adorno di vivi colori perd'in un giorno il suo bel fior ne fa ritorno. Nato al morir' mira i tuoi danni, va fugace la beltà e l'età fugge lieve il gioir, restan sol gl'affani. Quel che tu miri bel teatro d'intorno, vago campo del giorno, sol di pen'e soggiorno, ciò che lui gira si veste di fi'al, in campo d'ira vita'e mortale che lieve spira. Del falso ben fuggi, fugge l'inganni, che da noi, col di' sol, parte a vol, ogni nostro seren', restan sol gl'affani.