Inchinatevi, o fiori, salutate la herbette, cigli, grochi e amaranthi, e' Narcisi e moll'Achanti, che su'l trono reg al spunta la rosa, mezz'aperte, mezz'ascosa. Respirate gl'intorno, ventilate l'agara, placidissimi e leggieri, zefiretti lusinghieri, che Regina di fior con nobil vanto, d'oro ha'l cerchio e d'ostro il nanto. Tremolategli al piede, lusingate l'al prona, tranquillissimi e ridenti, fiumi garruli e torrenti, che del popol de fior degna Regina, ha per guardi acuta spina. E voi placide aurette, arrigi tegl'il seno, de tesori onde l'Aurora, colli e monti e prat'indora, e Regina de fior turbini e venti, nulla stimi' e giel non fonti.