L'alba cinta di fiori, suo ciel un di' lascio, ei non fallaci Amori, pieto n'insegno. Pomposa di se Fernando il bel pie, d'uman'oggetto miro beltà che via sen va. Da sue luce dimine, non vitte in terra più, verso rugiad'e brine. Volt'i begl'occh'in giù. E'l giel che frillo, l'erbette in fiammo, e su le frondi ch'in umidi rosa fiori. Febo sorgendo intanto, sue lagrime asciugo, poi disse, il largo pianto che di anz'il cor verso, gran fede farà ch'el ciel ha pietà d'un bel fugace che bel non e, prino di fe. Mentre luscio d'argento, apro al nascente di piango che in un momento, beltà che m'invaghi. L'inguente vedrò cio detto volo la dove forza morte non ha, temp'o l'età.