Tra queste di terror cieche foreste, versate cald'humor occhi dolenti. Il petto che nudri' vani contenti, e' fatto habitator d'atre tempeste. Quest'occhi sian in me torbidi fonti, di flebile pietà d'egri martiri. Al grave rimbombar d'alzi sospiri, per echo crudeltà suonino monti. A' pompe m'inalzo cruda mia forte, la mente m'invaghi d'oro superba. Hor duol si del fallir' l'anim'acerba, ne' resta del dolor' altro che morte.