S'io talor muovo gli occhi a mirar voi E la grazia e beltà che il ciel vi diede Donna saggia e gentil per farne poi Con inchiostro e con carta al mondo fede Raggio di cortesia specchio di fede Tempio di castità sola fra noi Vi scorga al secol nostro e sola erede Esser fatta da Dio de doni suoi. Allor lasso la man debole e stanca Cade ed al splendor di così chiaro sole S'abbaglian gli occhi al mirar fissi intenti Così mentre la forza al voler manca Gli occhi infermi la man e le parole Lasciano i miei desir gelati e spenti.