Giunta la tomba ov'al tuo spirto vivo dolorosa prigione il Ciel prescrisse, pallido, freddo, muto et quasi privo, di movimento, al malmo gl'occhi affisse. al fin, scorgando un lagrimoso vivo, in un languid'ohime, prorupp'e disse: "O sasso amato et honorato tanto, che dentro ahi le mie fiamme e fuor il pianto."