Vittoria, vittoria, mio core! Non lagrimar più, È sciolta d'Amore La vil servitù. Già l'empia a' tuoi danni Fra stuolo di sguardi, Con vezzi bugiardi Dispose gl'inganni; Le frode, gli affanni Non hanno più loco, Del crudo suo foco È spento l'ardore! Da luci ridenti Non esce più strale, Che piaga mortale Nel petto m'avventi: Nel duol, ne' tormenti Io più non mi sfaccio È rotto ogni laccio, Sparito il timore!